Per l’apertura dei caminetti del corrente anno rotariano del Club di Cava de’ Tirreni è stato invitato Vito Pinto, scrittore e giornalista, che ha intrattenuto gli intervenuti presentando il suo libro “Il Diario del Priore”.La serata è stata aperta dal neo presidente Ugo Sorrentino che ha ringraziato gli intervenuti per la partecipazione augurando a tutti buon anno rotariano. Ha ringraziato l’ospite per la sua presenza e disponibilità, tracciando un profilo dell’autore, introducendo, poi, il tema della serata.Vito Pinto ha catturato l’attenzione dei presenti con una particolareggiata e puntuale illustrazione del suo lavoro.Durante alcuni lavori al palazzo abbaziale di Castellabate viene ritrovato, in ambienti sino ad allora sconosciuti, il diario del Priore di quel cenobio benedettino, dom Leo Morelli, risalente al 1191. In esso si narra del Cavaliere Templare Romaldo d’Arles, partito da San Giovanni d’Acri, assediata dall’esercito di Saladino, per consegnare al Papa Celestino III, per volere del Gran Maestro Robert de Sablé, un cofanetto contenente documenti e una preziosa reliquia custodita sino a quel momento dai Templari. Trattasi di una coppa in terracotta che Joshua, artigiano figulo di Gerusalemme, aveva modellata e donata a Gesù Cristo la sera in cui fu celebrata l’ultima cena. Lo storico e professore emerito Andrea Cantalupo, che legge il diario del Priore su sollecitazione del sindaco locale, Costabile Spina, si mette alla ricerca della coppa giungendo fino al Vaticano, dove a reggere le sorti della Chiesa di Cristo è Papa Bartolomeo, primo pontefice di formazione greco-ortodossa. Ma quella coppa di terracotta è veramente il Sacro Graal?L’autore, grande esperto della storia della ceramica vietrese, ha, altresì, deliziato l’uditorio con cenni storici di particolare rilevanza sulle origini e sulla realizzazione artigianale della ceramica vietrese.